Centro Francescano Le Celle
Il Territorio

Storia
A circa tre chilometri e mezzo da Cortona, in direzione nord, sorge il Convento delle Celle, incorniciato in un paesaggio naturalistico di straordinaria bellezza. Immerso nel verde della campagna toscana, tra boschi e ruscelli, questo luogo è stato uno dei primi insediamenti francescani, scelto e voluto direttamente da Francesco d’Assisi.
Le origini del convento e la presenza di San Francesco
Nel 1211, Francesco si trovava a predicare presso Cortona e desiderò un luogo appartato dove potersi ritirare in preghiera. Gli venne offerto un sito aspro e selvaggio, privo di qualsiasi insediamento umano, che egli scelse proprio per il silenzio e la solitudine che lo caratterizzavano. Per Francesco, infatti, la natura era un riflesso della grandezza divina, e il paesaggio incontaminato delle Celle gli offriva un’occasione unica di raccoglimento e contemplazione. Fin da subito, un piccolo gruppo di frati si stabilì in questo luogo per custodire il sito, divenuto già allora molto caro al Santo. Francesco vi fece ritorno nel 1215 per trascorrere la Pasqua, dopo aver vissuto la quaresima sull’Isola Maggiore del Lago Trasimeno. Si tramanda inoltre che, nel suo ultimo viaggio verso Assisi poco prima della morte, il Santo abbia sostato ancora una volta presso il rifugio delle Celle, per pregare e ritrovare pace nel suo ambiente tanto amato.
Lo sviluppo del santuario e il contributo di Frate Elia
Dopo la morte di Francesco, nel 1235, Frate Elia da Cortona, che era stato Ministro Generale dell’Ordine dei Minori, decise di dare una forma più stabile al luogo. Con il desiderio di onorare la memoria del Santo, costruì in muratura la cella e l’oratorio dedicato a San Francesco. Sopra questi edifici, furono aggiunti un piccolo refettorio e cinque cellette, ognuna delle stesse dimensioni della cella originaria di Francesco. Qui Frate Elia trascorse gli ultimi anni della sua vita, lasciando un’impronta indelebile nella storia del santuario.
L’arrivo dei Cappuccini e l’espansione del convento
Nel 1528, il convento venne affidato ai frati Cappuccini, che iniziarono un’opera di ampliamento e miglioramento della struttura. Tra le principali modifiche vi fu la costruzione della chiesa conventuale e del corridoio del noviziato, al cui interno furono realizzate venti cellette, tutte delle stesse dimensioni ridotte di due metri per due, seguendo la tradizione francescana di semplicità e austerità. Nel corso dei secoli, pur subendo modifiche e ampliamenti, il Convento delle Celle ha mantenuto intatto il suo spirito di luogo di preghiera e raccoglimento, attirando pellegrini, visitatori e fedeli in cerca di un momento di pace interiore.
Un luogo di fede e meditazione aperto ai visitatori
Oggi il Convento delle Celle è stato ufficialmente riconosciuto come “casa di preghiera” ed è aperto tutti i giorni ai pellegrini e ai visitatori, che possono esplorarne gran parte degli ambienti. Il silenzio e la bellezza della natura circostante contribuiscono a rendere questo luogo un’oasi di serenità e spiritualità. All’interno del convento, si possono ammirare la piccola cella dove Francesco dormiva, l’oratorio e la chiesa conventuale. Percorrendo i sentieri attorno al complesso, ci si può immergere in un’atmosfera mistica che permette di percepire la profonda connessione tra la natura e la fede francescana. Grazie alla sua straordinaria storia e alla sua posizione suggestiva, il Convento delle Celle rappresenta oggi una meta imperdibile per chiunque visiti Cortona, sia per motivi religiosi che per il semplice desiderio di scoprire un luogo ricco di fascino e spiritualità.
Nel 1211, Francesco si trovava a predicare presso Cortona e desiderò un luogo appartato dove potersi ritirare in preghiera. Gli venne offerto un sito aspro e selvaggio, privo di qualsiasi insediamento umano, che egli scelse proprio per il silenzio e la solitudine che lo caratterizzavano. Per Francesco, infatti, la natura era un riflesso della grandezza divina, e il paesaggio incontaminato delle Celle gli offriva un’occasione unica di raccoglimento e contemplazione. Fin da subito, un piccolo gruppo di frati si stabilì in questo luogo per custodire il sito, divenuto già allora molto caro al Santo. Francesco vi fece ritorno nel 1215 per trascorrere la Pasqua, dopo aver vissuto la quaresima sull’Isola Maggiore del Lago Trasimeno. Si tramanda inoltre che, nel suo ultimo viaggio verso Assisi poco prima della morte, il Santo abbia sostato ancora una volta presso il rifugio delle Celle, per pregare e ritrovare pace nel suo ambiente tanto amato.
Dopo la morte di Francesco, nel 1235, Frate Elia da Cortona, che era stato Ministro Generale dell’Ordine dei Minori, decise di dare una forma più stabile al luogo. Con il desiderio di onorare la memoria del Santo, costruì in muratura la cella e l’oratorio dedicato a San Francesco. Sopra questi edifici, furono aggiunti un piccolo refettorio e cinque cellette, ognuna delle stesse dimensioni della cella originaria di Francesco. Qui Frate Elia trascorse gli ultimi anni della sua vita, lasciando un’impronta indelebile nella storia del santuario.
Nel 1528, il convento venne affidato ai frati Cappuccini, che iniziarono un’opera di ampliamento e miglioramento della struttura. Tra le principali modifiche vi fu la costruzione della chiesa conventuale e del corridoio del noviziato, al cui interno furono realizzate venti cellette, tutte delle stesse dimensioni ridotte di due metri per due, seguendo la tradizione francescana di semplicità e austerità. Nel corso dei secoli, pur subendo modifiche e ampliamenti, il Convento delle Celle ha mantenuto intatto il suo spirito di luogo di preghiera e raccoglimento, attirando pellegrini, visitatori e fedeli in cerca di un momento di pace interiore.
Oggi il Convento delle Celle è stato ufficialmente riconosciuto come “casa di preghiera” ed è aperto tutti i giorni ai pellegrini e ai visitatori, che possono esplorarne gran parte degli ambienti. Il silenzio e la bellezza della natura circostante contribuiscono a rendere questo luogo un’oasi di serenità e spiritualità. All’interno del convento, si possono ammirare la piccola cella dove Francesco dormiva, l’oratorio e la chiesa conventuale. Percorrendo i sentieri attorno al complesso, ci si può immergere in un’atmosfera mistica che permette di percepire la profonda connessione tra la natura e la fede francescana. Grazie alla sua straordinaria storia e alla sua posizione suggestiva, il Convento delle Celle rappresenta oggi una meta imperdibile per chiunque visiti Cortona, sia per motivi religiosi che per il semplice desiderio di scoprire un luogo ricco di fascino e spiritualità.