Il «Premio Pancrazi» della Fondazione Settembrini va a Luca Santini, direttore del Parco delle Foreste Casentinesi
Si terrà sabato 12 novembre alle ore 17, al teatro Signorelli di Cortona, la cerimonia di consegna del premio giornalistico Pietro Pancrazi, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione.
Il premio, nato per volontà della Fondazione Nicodemo Settembrini, d’intesa con il comune di Cortona e l’Accademia degli Arditi, sarà assegnato al presidente del Parco nazionale delle foreste casentinesi, Luca Santini.
Il nome di Santini è stato individuato dopo una complessa selezione tra una rosa di candidati di prestigio, alcuni dei quali conosciuti in ambito nazionale.
Il nome del presidente del Parco nazionale delle foreste casentinesi entra, dunque, a far parte dell’albo d’oro del premio giornalistico intitolato alla memoria dello scrittore e critico letterario cortonese, il cui prestigio ha assunto una rilevanza di carattere nazionale.
Luca Santini
Luca Santini (1964) prima assessore e poi sindaco del comune di Stia dal 2004 al 2013, ha ricoperto l’incarico di presidente dell’Unione dei comuni montani del Casentino dal dicembre 2011 al marzo 2013. È stato nominato commissario straordinario del Parco nazionale delle foreste casentinesi Monte Falterona e Campigna dal marzo 2013 al giugno 2013 per poi essere nominato presidente con decreto ministeriale. Alla scadenza naturale dei cinque anni del mandato, la carica è rimasta vacante per un anno e mezzo, fin quando, su impulso delle realtà territoriali locali e regionali, che chiedevano la sua conferma, è tornato alla guida dell’ente nell’ottobre 2019. Nello stesso mese di ottobre è entrato a far parte del consiglio direttivo nazionale di Federparchi.
L’attività amministrativa di Luca Santini, che lo ha visto ricoprire incarichi anche in commissioni nazionali per la tutela ambientale, si affianca a quella professionale di agente generale, libero professionista, presso un’importante compagnia di assicurazioni.
La Fondazione Nicodemo Settembrini
La Fondazione Nicodemo Settembrini si è costituita nel 2011 ed è nata da un atto di generosità e di amore del suo fondatore e presidente, l’avvocato Nicodemo Settembrini, nei confronti della città di Cortona.
In sintesi, la fondazione ha organizzato, e organizza, in accordo con il comune di Cortona, con il Maec e con l’Accademia degli Arditi, le presentazioni di libri, mostre, iniziative scientifiche, didattiche e divulgative.
Al momento, il consiglio è formato da Nicodemo Settembrini (presidente) Nicola Caldarone (vicepresidente) e dai consiglieri Mario Aimi, Sergio Angori, Francesco Attesti, Fabio Berti, Paolo Bruschetti, Mario Parigi, Paola Raffaelli, Albano Ricci e Torquato Tenani.
Il Premio Pietro Pancrazi
Il nome del presidente del Parco nazionale delle foreste casentinesi entra, dunque, a far parte dell’albo d’oro del premio giornalistico intitolato alla memoria dello scrittore e critico letterario cortonese, il cui prestigio ha assunto una rilevanza di carattere nazionale.
L’elenco dei vincitori, dal 2012 a oggi, testimonia, infatti, quale sia stato l’impegno della fondazione in questi dieci anni e il livello dei rapporti che essa ha saputo creare anche al di fuori dei confini locali.
La prima edizione del premio, nel 2012, fu assegnata alla presidentessa del Fai, Ilaria Borletti Buitoni; la seconda edizione, nel 2013, andò all’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis. A essi seguirono il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari (2014), la giornalista tv Milena Gabanelli (2015), la presidentessa del Wwf Donatella Bianchi (2016), il geologo e primo ricercatore del Cnr Mario Tozzi (2017), lo scrittore e scultore del legno Mauro Corona (2018), lo scrittore e giornalista Ferruccio De Bortoli (2019), il presidente del gruppo Aboca, Valentino Mercati (2020) e lo storico dell’arte, accademico e saggista Tomaso Montanari (2021).
Chi era Pietro Pancrazi
Pietro Pancrazi (Cortona, 19 febbraio 1893 – Firenze, 26 dicembre 1952) scrittore e critico italiano. Fu redattore di Pegaso e Pan, collaboratore del Corriere della sera, consulente di case editrici: fece del proprio lavoro di giornalista letterario l’occasione per esercitare un magistero critico che si alimentava di viva curiosità verso tutti gli aspetti della letteratura contemporanea e si traduceva in un tono colloquiale fatto di osservazioni acute e originali.
Legato a Papini in gioventù, poi partecipe della lezione dell’estetica crociana, se ne allontanò con la spregiudicatezza delle sue valutazioni dei contemporanei (per esempio, fu tra i primi a interessarsi all’esordio di Alberto Moravia).
Raccolse i suoi interventi in numerosi volumi (Ragguagli di Parnaso, 1920; Scrittori italiani dal Carducci al D’Annunzio, 1937), che poi confluirono nelle 6 serie degli Scrittori d’oggi (1942-53). I suoi saggi su autori classici (Sacchetti, Aretino, Redi) sono riuniti nel volume Nel giardino di Candido (1950); i suoi racconti favolistici, vicini alla prosa d’arte, in Esopo moderno (1930); le pagine di viaggio in Donne e buoi dei paesi tuoi (1934). Curò un’edizione dei Ricordi di Guicciardini (1950) e diresse per l’editore Le Monnier la Collezione in ventiquattresimo, destinata ai testi più rari della letteratura italiana. Fu tra i direttori della collana La letteratura italiana. Storia e testi dell’editore Ricciardi.
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