Gli ultimi passi della Monarchia in Italia attraverso gli occhi dell’ultima Sovrana, il libro di Luciano Regolo «Maria José. Regina indomita»

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Luciano Regolo, condirettore di Famiglia cristiana, giornalista d’inchiesta, considerato il più profondo conoscitore di Casa Savoia torna in libreria con Maria José. Regina indomita (Edizioni Ares). Un volume che offre un ritratto a tutto tondo ed estremamente particolareggiato (pp. 776, euro 29,90) dell’ultima sovrana, consorte di Umberto II, da cui l’Autore aveva a suo tempo raccolto direttamente ricordi e documenti.

Queste pagine portano alla luce dal di dentro dell’istituto monarchico fatti sconosciuti, fonti e punti di vista finora inespressi, che impongono nuove chiavi interpretative sulla storia d’Italia ed europea del Novecento, a partire dall’opposizione al regime fascista sorta e coltivata in seno alla Famiglia reale grazie proprio ai Principi di Piemonte.

Il volume – che si avvale di un autografo della principessa Maria Beatrice di Savoia e dei contributi degli storici Francesco Perfetti e Donatella Bolech Cecchi –, verrà presentato a Cortona (AR) – con la partecipazione, insieme con l’Autore, della giornalista, storica e scrittrice Marina Minelli – il prossimo 29 ottobre nella Sala Medicea di Palazzo Casali, alle ore 16,30

La biografia di Maria Josè di Savoia, l’ultima regina d’Italia, di cui l’Autore ha raccolto i ricordi dal vivo, arricchiti sulla pagina da una serie di testimonianze e documenti inediti. Ne emerge il ritratto della figura più affascinante e carismatica di Casa Savoia nell’ultimo tratto della Monarchia.

Dall’infanzia in Belgio, alla corte di Alberto I ed Elisabetta di Baviera, che la forgiarono alla libertà di pensiero, agli studi al Poggio Imperiale di Firenze nella prospettiva del matrimonio italiano, deciso dalle famiglie quando lei e Umberto non erano che due ragazzini. Il matrimonio non si rivelò così felice come Maria Josè, educata ad amare il Principe d’Italia, l’aveva sognato, tuttavia l’intesa con il marito nei momenti drammatici che condivisero fu solida e profonda. Ingiustamente, lo confermano gli scritti di entrambi, sono stati descritti come due soggetti incompatibili, confondendo il piano sentimentale con quello intellettuale o politico.

Per la prima volta questo volume ricostruisce con chiarezza il ricatto di regime intessuto da Mussolini su Casa Savoia mediante un dossier sulla presunta omosessualità del principe Umberto, teso a minare l’autonomia della Corona. Per questo assume ancora più valore l’azione condotta da Maria Josè per avvicinare la Casa reale sia all’opposizione antifascista in Italia, sia alle potenze democratiche dell’Europa di fine anni Trenta. Grazie ai diari della stessa Maria Josè, dell’amica Sofia Jaccarino, di Umberto Zanotti Bianco, il suo «Angelo Custode», del professor Carlo Antoni, suo consigliere, e di altri testimoni dell’epoca, riaffiorano gli incontri segreti con Croce, con monsignor Montini, il futuro papa Paolo VI, chiamato in codice «Mario», con Olivetti, con numerosi altri personaggi… e i contatti diplomatici intessuti per il tramite della diplomazia della Santa Sede.

Con l’appoggio di Umberto, Maria Josè, preparò nel 1938 un piano per abbattere la dittatura con l’appoggio delle sfere militari, dei vertici della polizia e di un «avvocato di Milano», leader dell’opposizione clandestina al regime fascista, la cui identità resta ancora incerta: un dossier custodito negli archivi del Foreign Office ne dà piena conferma. Una pagina di storia finora sconosciuta, sulla cui importanza si soffermano anche i contributi degli storici Francesco Perfetti e Donatella Bolech Cecchi, che firmano rispettivamente la Prefazione e la Postfazione al volume. Il progetto fallì per via del trattato dei Sudeti che sembrò scongiurare la minaccia della Seconda guerra mondiale.

Quest’ultima fu vissuta con particolare dolore da Maria Josè, ancora prima dell’ingresso in Italia nel conflitto: l’invasione del Belgio da parte della Germania, infatti, le riportò a galla il trauma subito da piccola, ai tempi della Grande Guerra. Ma il dolore e la paura non piegarono l’indomita Maria Josè: eccola sfidare il duce a Palazzo Venezia con domande imbarazzanti, oppure incontrare Hitler al Berghof per cercare invano di ottenere condizioni d’occupazione più miti per il Paese natio. Ma il suo spirito eclettico e curioso la portò a imbattersi con tante altre figure, da D’Annunzio a Padre Pio, da Evita Peron a Francisco Franco, da Benedetti Michelangeli a Balthus. Nel 1944, dalla Svizzera dove si mise in salvo coi figli dopo la firma dell’Armistizio pensò di unirsi ai partigiani e il non averlo fatto costituiva il suo solo rimpianto.

Al ritorno in Italia, dopo la liberazione, i suoi interlocutori dei conciliaboli antifascisti, la evitavano perché tutti i Savoia venivano ritenuti colpevoli della dittatura e del disastro bellico. Lei ne soffrì, ma non si diede per vinta, cercando di rendersi utile, con la Croce Rossa, alle famiglie disastrate e di intessere rapporti con la Democrazia Cristiana, per ottenere lo schieramento della Chiesa in favore della Monarchia al referendum, impegno questo che riemerge in queste pagine per la prima volta.

Maria Josè reagì anche all’esilio, creandosi una nuova vita: la musica, la ricerca storica, i viaggi per il mondo, anche in Cina e Russia, in piena Guerra Fredda. Poco prima della morte confidò all’autore che «sognava di poter andare sulla Luna». Non più regina, ma indomita sino alla fine.

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Luciano Regolo, 1966, giornalista, attualmente è condirettore per i Periodici San Paolo di Famiglia Cristiana e di Maria con te. Ha scritto numerosi libri di storia – sui membri di Casa Savoia e sul rapporto tra Corona e Fascismo – e di spiritualità, fra cui i best seller Mondadori sulla mistica Natuzza Evolo e, con Ares, «Gesù, pensaci tu», la biografia di don Dolindo Ruotolo scritta insieme con la nipote Grazia. Sempre con Ares ha già pubblicato Margherita di Savoia, la storia della prima Regina d’Italia, in previsione di chiudere la trilogia con la consorte di Vittorio Emanuele III, Elena di Montenegro.

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Marina Minelli, laureata in Storia moderna a Bologna, studiosa ed esperta di storia delle famiglie reali europee, dal 2009 ha ideato il blog AltezzaReale.com, il primo spazio web italiano dedicato ai royal. Ha scritto diversi libri e partecipato come opinionista a diversi programmi televisivi e radiofonici. Nel giugno 2022 ha seguito, come inviata del magazine Gente, il Giubileo di Platino di Elisabetta II. Fra i suoi libri “101 storie di regine e principesse che non ti hanno mai raccontato”, “Le regine e le principesse più malvagie della storia”, “Royal Wedding. Dalla regina Vittoria al principe Harry i matrimoni che hanno creato il mito della monarchia inglese”, “Afternoon Tea – Storie, personaggi, oggetti e segreti del rito inglese per eccellenza”.

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