Colture e Culture, mostra fotografica e convegno sulla raccolta di immagini di Duilio Peruzzi

Si chiama «Colture e Culture» la mostra fotografica tratta dalla raccolta di immagini di Duilio Peruzzi. Domenica 17 dicembre alle ore 16 si terrà l’inaugurazione della rassegna nel cortile di Palazzo Casali, seguirà il convegno e la presentazione del libro nella Sala Medicea. Il Comune di Cortona, la Regione Toscana e l’Accademia Etrusca sostengono l’iniziativa del Fotoclub Etruria

locandina

Le diapositive originali, scattate dal prof. Duilio Peruzzi con una macchina fotografica Exacta VX500 su pellicola Kodachrome (nella maggior parte), risalgono al 1956 e raffigurano le attività agricole della Valdichiana cortonese: le varie colture nel corso dell’anno, le attività commerciali e culturali dei suoi abitanti, i paesaggi naturali. Parte di questo ricco apparato fotografico fu utilizzato come documentazione del materiale di ricerca che confluì nella tesi di dottorato in geografia che Peruzzi presentò nel 1963 presso l’Università del Michigan. Una scelta di diapositive (circa 400), perfettamente conservate, di buona qualità compositiva ed iconografica e d’impareggiabile valore documentario, nel 2003 è stata donata dall’autore alla Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca di Cortona. Questa, in collaborazione con il Fotoclub Etruria e il Comune, già nel giugno 2001, aveva organizzato un’importante mostra (circa 150 foto) presso la Fortezza del Girifalco di Cortona; nel 2002 fu ripresentata, in forma ridotta, nella Galleria di Via Larga a Firenze, con il patrocinio della stessa Provincia.

La presente mostra è stata organizzata dal Fotoclub Etruria in occasione della pubblicazione – a cura dello stesso, dell’Accademia Etrusca e con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Cortona – di un volume che raccoglie oltre alle bellissime foto (circa 260) di cui si parla, anche la tesi di dottorato, tradotta in italiano, del Prof. Peruzzi. La mostra, limitata nel numero (30 foto scelte tra le più belle), vuole essere una stimolante esemplificazione del grande valore della raccolta; un invito, quindi, a rivolgersi al libro stesso di cui la mostra può essere vista come, detto metaforicamente, un sunto posto sull’aletta anteriore del volume.

Le diapositive, come già accennato, raccontano le attività agricole e culturali dell’intero ciclo annuale: semina, mietitura, trebbiatura, fienagione, raccolta del mais e tabacco, la vendemmia, la raccolta delle olive e la macellazione del maiale; le attività economiche della società contadina di quel periodo come il mercato settimanale e le fiere stagionali; il paesaggio – documentando così l’inizio dei profondi cambiamenti del dopoguerra – ; ma anche frammenti di vita sociale come le veglie intorno al focolare, le feste sull’aia, i personaggi, gli ambienti e gli oggetti della vita quotidiana di quella civiltà contadina che ha caratterizzato il nostro territorio, e che di lì a pochissimo sarà completamente mutata.

La mostra e soprattutto la pubblicazione, attraverso la doviziosa e accurata documentazione scientifica della tesi e il suo ricco apparato fotografico, ci consegnano uno spaccato del mondo rurale composto non soltanto da elementi fisici e strutturali, ma anche da momenti di vita vissuta, ricordandoci la complessità degli eventi, la partecipazione, l’intimo legame tra azioni umane e tempi naturali, un’attività produttiva che scandisce i ritmi della giornata e dell’anno, così come delle stagioni. Il visitatore-lettore non potrà non provare una profonda ammirazione verso coloro che hanno saputo, consapevolmente o meno, abbinare ad una dura attività di produzione modi di vivere, sapienze ancestrali caratterizzate da un armonioso connubio tra ambiante naturale e tradizione: un trasfondersi, appunto, di Colture in Culture.

Duilio Peruzzi nasce il 2 maggio 1926 a Summerville, Pennsylvania, da genitori di origine cortonese. Nel 1931, in conseguenza della depressione economica seguita alla crisi del 1929, la famiglia torna in Italia, stabilendosi ai piedi della collina di Cortona, fra il Sodo e San Martino a Bocena. Qui Peruzzi compie i suoi studi sino al conseguimento del diploma Magistrale, e qui rimane sino alla fine della guerra, quando, nel 1946, con la famiglia torma in America. Nel 1949 inizia gli studi universitari presso la Wayne State University di Detroit nel Michigan, dove si laurea in Geografia nel 1954, con specializzazione in cartografia. Nell’autunno dell’anno successivo ottiene una borsa di studio che lo riporta in Toscana, dove rimane fino all’agosto 1957, per svolgere ricerche post-laurea che si concretizzano in uno studio antropo-geografico sulla realtà agricola della Val di Chiana Cortonese, corredato da un’ampia campagna fotografica.

Il nuovo soggiorno nella terra che aveva lasciato ancora ragazzo, e l’osservazione della sua realtà attraverso l’obiettivo della macchina fotografica producono un misto di emozioni personali e di analisi distaccata. Riscopre il mondo, immutato, dei suoi ricordi, ma vede anche emergere segni evidenti di cambiamenti culturali, sociali ed economici che documenta con un sapiente lavoro di ricerca ed analisi. Affascinato dalla realtà fisica e umana che così riscopre, racconta, con sapienti scatti fotografici, la campagna, rappresentando la gente e le sue attività, seguendo con loro il ritmo delle stagioni e dei lavori.

Tornato negli Stati Uniti, nel 1958 completa il master presso la Wayne State University e dà corso al suo dottorato di ricerca utilizzando il materiale raccolto nel suo soggiorno cortonese. Nel 1963 presenta i risultati di questa sua indagine presso l’Università del Michigan. Nel 1965 vince la cattedra presso la UCLA (University of California – Los Angeles), dove inizia la sua carriera di docente, per poi trasferirsi alla Facoltà di geografia della San Jose State University. Nel 1976 è nominato Direttore residente del programma di studio all’estero della California State University tenutosi a Firenze – nomina che si ripeterà anche per gli anni 1979 e 1986. Nel 1987 partecipa alla stesura dell’accordo tra la Provincia di Firenze e la Contea di Santa Clara (California) che inaugura un’intensa attività d’interscambio culturale tra le due istituzioni, e che si concluderà con il loro gemellaggio; nel 1993 viene designato membro permanente della commissione che gestisce i relativi rapporti. Lo stesso anno raggiunge il pensionamento, congedandosi con il titolo di professore emerito.

Il Prof. Duilio Peruzzi muore il 1° Settembre 2016 a Santa Cruz, California.

A distanza di 70 anni il suo lavoro documentario, di studio e di immagini, rimane il suo più affettuoso contributo al mondo rurale toscano, al suo paesaggio e la sua gente; a quella gente che lo ha accolto, ospitato e gli ha insegnato a vivere alcuni dei momenti più belli e significativi della sua vita.

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